UFO e Bibbia: una confutazione critica delle tesi di Larry Ollison

Il dibattito contemporaneo sugli UFO e sui fenomeni UAP solleva interrogativi profondi sul loro rapporto con la Bibbia e la tradizione ebraica. Molte interpretazioni popolari provenienti dai circoli cristiani neo-modernisti tentano di collegare gli avvistamenti moderni a entità angeliche o demoniache, ma un’analisi rigorosa dei testi biblici, delle fonti rabbiniche e del contesto del Vicino Oriente antico mostra che tali letture sono infondate. La Scrittura adotta un linguaggio teofanico e simbolico, non tecnologico, e non contempla l’esistenza di creature extraterrestri. [...]

Reincarnazione e risurrezione nella cosmologia Biblica

La reincarnazione e la risurrezione rappresentano due visioni radicalmente diverse della vita dopo la morte. La prima implica un ciclo continuo di rinascite in corpi differenti, guidato da leggi impersonali come il karma. La seconda, invece, afferma il ritorno alla vita del medesimo individuo, in un corpo trasformato e glorificato, per decisione divina. Queste concezioni divergono per antropologia, escatologia e valore etico, influenzando profondamente la comprensione del destino umano e del senso ultimo dell’esistenza. [...]

Nefilim e Giganti: ulteriori indagini dal mondo ebraico

Il termine ebraico «nefilim» ha suscitato ampie discussioni nella cosmologia biblica. Derivante dalla radice npl («cadere»), può significare «caduti» o «coloro che fanno cadere gli altri». Tuttavia, traduzioni antiche come la LXX lo hanno reso «giganti», introducendo un’interpretazione fisica influenzata dal pensiero ellenistico. Nella tradizione ebraica e rabbinica emergono letture diverse: angeli decaduti, nobili corrotti o uomini di alta statura, a testimonianza della complessità linguistica, storica e teologica del termine. [...]

Siamo già sposati con l’Agnello?

Il preterismo sostiene che le profezie apocalittiche si siano già compiute nel 70 d.C., con la distruzione del Tempio di Gerusalemme, e che la Chiesa viva oggi nella piena realtà del Regno e delle nozze dell’Agnello. Questa prospettiva, pur richiamando l’importanza dell’unione presente con il Messia, riduce la speranza escatologica e altera il senso delle Scritture, che annunciano un compimento ancora futuro. L’escatologia biblica mantiene la tensione tra “già” e “non ancora”: il credente partecipa già della comunione con Cristo, ma attende ancora la Sua manifestazione gloriosa e le nozze definitive del Regno. [...]

L’accampamento israelita aveva la forma di una croce?

L’assetto dell’accampamento israelita nel deserto rappresenta uno dei passaggi più significativi della teologia dell’ordine e della presenza divina. Spesso reinterpretato in chiave simbolica, esso è stato talvolta descritto come una figura cruciforme, ma le fonti bibliche e gli studi accademici dimostrano il contrario. La disposizione delle tribù attorno al Tabernacolo, secondo Numeri 2, rivela un’organizzazione su quattro lati perfettamente simmetrica, centrata sulla Presenza di YHWH. Questa struttura, più che richiamare la croce, manifesta il principio teologico dell’unità del popolo attorno al suo Dio, senza bisogno di aggiunte sensazionalistiche o di simbolismi estranei al testo. [...]

La parabola delle dieci vergini e il rapimento della Chiesa

La parabola delle dieci vergini presenta un potente monito sulla necessità di essere spiritualmente pronti al ritorno di Cristo. La differenza tra le vergini sagge e stolte non riguarda la purezza esteriore, ma la presenza o meno dello Spirito Santo nelle loro vite. Le lampade rappresentano la testimonianza visibile, mentre l’olio simboleggia la vita interiore che solo lo Spirito può dare. Senza pienezza spirituale, la fede si spegne. Solo chi è ripieno di Spirito potrà accogliere lo Sposo. [...]

Le Due Potenze celesti nella cosmologia dell’Antico Testamento

La Bibbia ebraica presenta episodi in cui Dio agisce in modo da rivelare una duplice manifestazione della Sua presenza: una invisibile, trascendente e celeste, e una visibile, che interagisce direttamente con l’umanità. Questa dinamica cosmologica, evidente in testi come Genesi 19,24 e Zaccaria 2, si esprime spesso nella figura dell’angelo di YHWH, portatore del Nome divino e della Sua autorità. L’analisi dell’ebraico biblico, distinguendo termini come YHWH, Adonai ed Elohim, rivela che questa concezione non è estranea al monoteismo d’Israele, ma ne è parte integrante, anticipando la comprensione della relazione eterna tra il Padre e il Figlio. [...]

L’illusione della polvere dorata

Alcuni ambienti religiosi contemporanei affermano di assistere a piogge di polvere o pepite d’oro durante i culti, interpretandole come manifestazioni divine. Tuttavia, queste esperienze non trovano alcun fondamento nella Bibbia e risultano spesso frutto di manipolazione scenica o inganno emotivo. Il fenomeno sfrutta il desiderio di sacro, ma lo riduce a spettacolo. L’oro, nella Scrittura, è spesso legato all’idolatria e al giudizio, non alla benedizione. Il vero discernimento richiede esame teologico, verifica comunitaria e coerenza con la rivelazione. Senza questi criteri, tali eventi si rivelano illusori, fuorvianti e spiritualmente pericolosi. [...]

L’influsso ellenistico sulla Septuaginta

L’espansione linguistica e concettuale della Bibbia ebraica in ambiente ellenistico ha prodotto significativi slittamenti semantici, come la traduzione di nefilim con gigantes e mal’ak con angeloi. Questi termini riflettono categorie mitologiche greche, non presenti nel testo ebraico originario. L’autorità rabbinica, spesso invocata come assoluta, è invece soggetta a divergenze e contraddizioni, come testimonia la vasta letteratura talmudica. Solo uno studio filologico rigoroso, libero da pregiudizi dogmatici, può restituire al testo biblico la sua autenticità originaria. [...]

Adamo nel giardino di Dio: rilettura di Ezechiele 28 e Isaia 14

Analisi approfondita dei brani profetici di Ezechiele 28 e Isaia 14 alla luce della figura di Adamo, esplorando il simbolismo edenico e il ruolo dell’uomo nel progetto divino. Un’indagine filologica e teologica sulla gloria, la caduta e il dominio assegnato all’umanità nella creazione. L’interpretazione evidenzia i legami tra la narrativa dell’Eden, la regalità umana e il disegno cosmico di Dio nella Scrittura, offrendo una prospettiva alternativa alle letture tradizionali. [...]